Quello che mi piace e quello che non mi piace
Esprimere le proprie preferenze e i gusti personali è un modo affascinante di condividere la propria identità e connettersi con gli altri.
Dal cibo alle attività ricreative, dalle opinioni personali alle inclinazioni culturali, esistono molteplici modi per comunicare ciò che ci appassiona e ci fa sentire vivi.
Esploriamo insieme le espressioni più comuni per condividere ciò che amiamo nel ricco panorama linguistico italiano.
Il verbo PIACERE in italiano: il suo utilizzo
Per gli studenti di lingua italiana, il verbo PIACERE spesso rappresenta una sfida interessante ma gratificante. È un verbo particolare, poiché si comporta in modo diverso rispetto a molti altri verbi e richiede una comprensione approfondita per essere utilizzato correttamente.
Partiamo da alcuni esempi:
Il verbo PIACERE è un verbo intransitivo, vale a dire un tipo di verbo che non può avere un complemento oggetto, ma il cui soggetto si comporta in modo molto simile a un complemento oggetto.
È importante notare quali sono i soggetti del verbo PIACERE, nei nostri esempi:
IL PESCE e LE CARAMELLE sono i soggetti delle frasi riportate sopra anche se a prima vista possono sembrare dei complementi oggetto.
Quando si studia la linga italiana come seconda lingua, non è così importante conoscere tutte le sfumature grammaticali, ma è importante la pratica della lingua.
Le “formule” che dobbiamo in qualche modo ricordare quando cominciamo a studiare la lingua italiana e vogliamo usare il verbo PIACERE, sono:
Notare come quando si usa il verbo PIACERE, il soggetto spesso è messo alla fine della frase, in una posizione generalmente occupata dal complemento oggetto, ma non è sempre così.
Il verbo PIACERE e i pronomi tonici
Un altro aspetto da considerare è l’uso dei pronomi tonici (me, te, lui/lei, noi, voi, loro) ed il verbo PIACERE.
Vediamo un esempio nel dialogo:
Nella frase:
La differenza fra le due frasi è che la seconda forma è spesso usata per enfatizzare a chi piace qualcosa:
Vi piacciono i gelati?
Sì, a me piacciono molto, a lui, invece, meno, preferisce qualcosa di caldo.
Notare come la preposizione A può essere seguita anche da un nome, oltre che da un pronome tonico:
Vediamo altri esempi:
A me piace la musica classica.
A lui non piacciono i film horror.
A noi piacerebbe visitare Roma.
A Giacomo piace la vita all’aria aperta.
A Maria piacciono i fiori, ma alla sorella non piacciono, è allergica al loro odore.
Il verbo PIACERE + verbo
Il verbo PIACERE può essere usato in combinazione con altri verbi per esprimere preferenze o desideri su ciò che ci pace fare.
Partiamo sempre da un esempio del dialogo:
Mi piace + INFINITO DEL VERBO
Altri esempi:
Mi piace mangiare fuori.
Mi piace camminare sulla sabbia.
A lei piace viaggiare da sola.
A Giovanni piace nuotare.
La forma negativa del verbo PIACERE
Quando si esprime disagio per qualcosa che non piace, è comune usare la forma negativa del verbo che in italiano si fa con l’avverbio di negazione NON prima del verbo. Ad esempio:
Altri esempi:
Non mi piace il caffè amaro.
Non le piace aspettare a lungo.
A Carla non piace la pioggia.
Il verbo PREFERIRE in italiano: forma ed utilizzo
Molti verbi in -IRE hanno una coniugazione particolare.
In alcuni tempi verbali, è necessario inserire i suffisso -isc- prima della desinenza a tutte le persone del verbo tranne la prima e la seconda plurale.
Questo accade con il PRESENTE INDICATIVO.
Il verbo PREFERIRE si usa come “normalmente”, come tutti i verbi italiani, non ha un uso particolare.
Vediamo alcuni esempi nel dialogo:
Conclusione
In conclusione, i verbi PIACERE e PREFERIRE sono elementi chiave nella lingua italiana e la loro corretta comprensione arricchisce notevolmente le capacità comunicative. Praticare e familiarizzarsi con le diverse costruzioni di queste particolari verbi aiuterà gli studenti stranieri a padroneggiare con successo il loro utilizzo nella conversazione quotidiana.
Ricordate sempre, l’apprendimento di una lingua straniera richiede pratica costante e pazienza, saper esprimere i propri gusti e preferenze aprirà le porte a una maggiore fluidità e precisione nella comunicazione in italiano.