L’IMPERFETTO INDICATIVO
Uno degli argomenti che si affrontata con maggiore attenzione nei corsi di lingua italiana è come si parla del passato.
Esaurire l’argomento in un solo articolo rischia di creare solo confusione, i tempi verbali coinvolti sono 5 e appartengono tutti al modo indicativo, li vedremo singolarmente e faremo confronti fra di essi.
Per ogni dubbio è opportuno rivolgersi ad un insegnante di lingua italiana, se volete, potete anche scriverci a: info@linguaitalianaonline.com.
In questo articolo affronteremo l’IMPERFETTO INDICATIVO.
La lingua italiana è ricca di sfumature temporali che consentono di esprimere vari gradi di passato, e uno di questi tempi verbali è l’IMPERFETTO.
Questa forma verbale, insieme al PASSATO PROSSIMO, costituisce uno dei tempi passati fondamentali del verbo italiano.
Così, Elena ricorda con affetto la sua infanzia, un tempo fatto di semplicità e bellezza, in cui ogni giorno portava con sé avventure e sogni incantati.
La forma dell’IMPERFETTO INDICATIVO in italiano
L’IMPERFETTO, si forma, come gli altri tempi verbali, prendendo la RADICE del verbo:
e aggiungendo le desinenze proprie dell’IMPERFETTO.
L’IMPEFETTO IND. degli ausiliari ESSSERE E AVERE
L’IMPEFETTO IND. dei verbi regolari
I verbi in -IRE che aggiungono la desinenza -ISC in alcuni tempi,
NON lo fanno nell’IMPERFETTO.
Uso dell’IMPERFETTO INDICATIVO
L’IMPERFETTO esprime un’azione passata vista nella sua durata, descrive una situazione o uno scenario, esprime azioni ripetute per abitudine.
L’IMPERFETTO può essere utilizzato anche per descrivere stati d’animo, sensazioni nel passato.
Vediamo meglio nello specifico:
L’IMPERFETTO descrittivo
• L’IMPERFETTO può essere usato per descrivere le persone nel passato
• Oltre che l’aspetto esteriore, l’IMPERFETTO è usato anche per descrivere stati d’animo e sentimenti
• L’IMPERFETTO può essere usato per descrivere anche un’ambientazione nel passato
• L’IMPERFETTO può essere usato per descrivere una situazione permanente
o una situazione durata per un certo tempo, come nell’esempio:
L’IMPERFETTO abituale
• Corrisponde, nel passato, al PRESENTE abituale, descrive azioni passate ripetute per abitudine
Il brano è, in gran parte, composto dal racconto di ciò che accadeva abitualmente.
• Descrive anche abitudini ripetute su base regolare per un certo periodo
• Esprime azioni che accadevano contemporaneamente nel passato, l’IMPERFETTO viene utilizzato per tuttte le azioni.
L’IMPERFETTO per descrivere i sogni
L’IMPERFETTO è abitualmente usato per raccontare quello che accade nei sogni:
L’IMPERFETTO di cortesia
Molto usato nella lingua parlata, non ha niente a che fare con il passato ma ha significato nel presente. Serve a rendere più gentile una richiesta.
Entrando in un negozio, può essere abituale dire:
L’IMPERFETTO E IL PASSATO PROSSIMO
L’IMPERFETTO esprime un’azione vista nella sua durata e continuità;
il PASSATO PROSSIMO esprime un’azione definita che avviene in un momento preciso del passato. L’azione non è presentata nella sua durata, ma come un fatto preciso.
L’IMPERFETTO esprime una situazione;
il PASSATO PROSSIMO un fatto:
SITUAZIONE FATTO
Possiamo dire che l’IMPERFETTO e il PASSATO PROSSIMO si usano insieme per esprimere l’incontro di un’azione precisa con un’azione continua:
Conclusione
In conclusione, l’IMPERFETTO è uno strumento fondamentale per descrivere abitudini, situazioni, stati d’animo e scene nel passato, offrendo un quadro più completo delle esperienze passate.
Comprendere l’uso dell’IMPERFETTO arricchisce la comunicazione in italiano, permettendo di esprimere con precisione le sfumature temporali delle esperienze vissute.