Le cose passate in italiano
Uno degli argomenti che si affrontata con maggiore attenzione nei corsi di lingua italiana è come si parla del passato.
Esaurire l’argomento in un solo articolo rischia di creare solo confusione, i tempi verbali coinvolti sono 5 e appartengono tutti al modo indicativo, li vedremo singolarmente e faremo confronti fra di essi.
Per ogni dubbio è opportuno rivolgersi ad un insegnante di lingua italiana, se volete, potete scriverci a: info@linguaitalianaonline.com.
Il primo tempo che affronteremo è il PASSATO PROSSIMO.
Il PASSATO PROSSIMO è un tempo verbale essenziale e molto utilizzato nella lingua italiana per parlare delle azioni passate.
Conoscere la corretta formazione e l’uso di questo tempo verbale è fondamentale per esprimersi correttamente e in modo comprensibile in italiano.
La forma del PASSATO PROSSIMO in italiano
Il PASSATO PROSSIMO è uno dei tempi verbali più utilizzati nella lingua italiana per esprimere azioni completate nel passato.
Il PASSATO PROSSIMO è un tempo composto
Ho ascoltato le loro nuove canzoni.
PARTICIPIO PASSATO
Concordanza del PARTICIPIO PASSATO col soggetto
Altri esempi:
Carlo è andato in campagna.
Luca e Giuseppe sono andati a Catania.
Elena è andata dalla madre.
Lucia e Grazia sono andate a dormire.
Concordanza del PARTICIPIO PASSATO con i PRONOMI DIRETTI
- il verbo ausiliare è AVERE
- il verbo è preceduto da un PRONOME DIRETTO (LO, LA, LI. LE)
Altri esempi:
Hai visto il mio passaporto?
Sì, l’ho visto. (lo)*
Hai riparato la macchina?
Sì, l’ho riparata. (la)*
Hai fatto i compiti?
Sì, li ho fatti.
Hai cucinato le lasagne?
Sì, le ho cucinate.
*Notare che
con i PRONOMI DIRETTI singolari – LO LA – si mette l’apostrofo;
con i PRONOMI DIRETTI plurali – LI LE – non si mette l’apostrofo.
Uso del PASSATO PROSSIMO
L’uso del PASSATO PROSSIMO dipende dal contesto e dalla natura dell’azione.
Il PASSATO PROSSIMO e il PASSATO REMOTO
Il PASSATO PROSSIMO e l’IMPERFETTO
L’IMPERFETTO esprime un’azione vista nella sua durata e continuità;
il PASSATO PROSSIMO esprime un’azione definita che avviene in un momento preciso del passato. L’azione non è presentata nella sua durata, ma come un fatto preciso.
L’IMPERFETTO esprime una situazione;
il PASSATO PROSSIMO un fatto
Possiamo dire che l’IMPERFETTO e il PASSATO PROSSIMO si usano insieme per esprimere l’incontro di un’azione precisa con un’azione continua:
Il PASSATO PROSSIMO usato per una serie di azioni
Il PASSATO PROSSIMO può essere usato per descrivere una serie di azioni passate, in cui si elencano eventi successivi.
Ad esempio: “Sono entrato in casa, ho preso le chiavi e sono uscito di nuovo…”
Conclusione
In conclusione, il PASSATO PROSSIMO si presenta come un prezioso strumento per esprimere azioni passate concluse nel contesto della lingua italiana.
La sua costruzione, basata sull’ausiliare ESSERE o AVERE e sul PARTICIPIO PASSATO del verbo, richiede una comprensione approfondita delle regole di formazione. Tuttavia, una volta apprese, queste regole diventano un punto di partenza fondamentale per esprimere eventi passati in maniera chiara e precisa.
Il PASSATO PROSSIMO si integra in molteplici contesti comunicativi, arricchendo la capacità espressiva di chi studia e utilizza la lingua italiana.