(le Melanzane alla Parmigiana di Giovanni)
Le Melanzane alla Parmigiana di Giovanni!
L’IMPERATIVO è un modo verbale usato per dare ordini, istruzioni, consigli o esprimere inviti e incoraggiamenti. Si distingue per la sua funzione diretta e immediata, ed è particolarmente utile nella comunicazione quotidiana.
Questo articolo analizza alcune caratteristiche fondamentali dell’imperativo nella lingua italiana, con un focus sulle sue particolarità grammaticali.
Per fare questo ci faremo aiutare da una delle ricette più famose e gustose della cucina italiana: le Melanzane alla Parmigiana di cui, in realtà, esistono molte versioni e noi vi proponiamo quella di Giovanni!
Provatele e fateci sapere se vi sono piaciute!
La forma dell’MPERATIVO in italiano
Notiamo che tutte le forme verbali che nel testo sono in neretto, sono all’IMPERATIVO.
L’IMPERATIVO è un modo verbale finito (come l’indicativo, il congiuntivo e il condizionale) che si utilizza per esprimere ordini, inviti, preghiere, permessi o consigli. L’unico tempo dell’imperativo è il presente, perché sarebbe impossibile dare ordini riferiti al passato, mentre per i comandi rivolti al futuro viene sostituito dall’indicativo futuro.
Inoltre, ha una forma propria solo per la 2° persona singolare e la 2° persona plurale; per tutte le altre persone, invece, si usano le forme del congiuntivo presente in forma esortativa.
L’IMPERATIVO e la prima persona singolare
L’IMPERATIVO non ha una forma per la prima persona singolare (io), poiché non è logico impartire ordini a se stessi. Si utilizza invece a partire dalla seconda persona singolare (tu). La forma di cortesia (Lei) utilizza la forma del verbo alla 3° persona singolare.
Per l’uso della forma di cortesia in italiano (Lei) rimando al nostro articolo:
Come usare la forma di cortesia in italiano: il LEI
in italiano;
How to use the courtesy form: LEI
in inglese.
Le forme dell’IMPERATIVO dei verbi ausiliari ESSERE e AVERE
Le forme dell’IMPERATIVO dei verbi regolari
La forma negativa dell’IMPERATIVO in italiano
Come per tutti i verbi, si aggiunge semplicemente non davanti al verbo coniugato.
Giovanni: Eh, ma non pensate di aver finito qui!…
Con una eccezione, però, alla 2° persona singolare:
Giovanni: Non mi prendere in giro e inforna la teglia, piuttosto!
Nella 2° persona singolare si usa l’infinito del verbo preceduto da non.
Affermativo: Mangia!
Negativo: Non mangiare!
Questa costruzione rende la forma negativa dell’imperativo singolare unica rispetto alle altre.
I verbi monosillabici all’IMPERATIVO in italiano
Alcuni verbi irregolari all’imperativo e monosillabici presentano due forme alla 2° persona singolare.
Quando il verbo è seguito da un pronome, l’elisione è obbligatoria e la consonante del pronome raddoppia:
Va’ + ci = Vacci!
Da’ + lo = Dallo!
Di’ + lo = Dillo!
Fa’ + lo = Fallo!
Sta’ + ci = Stacci!
Nota:
con il pronome GLI, non c’è raddoppio della consonante iniziale.
Di’ + gli = Digli!
La posizione dei pronomi nei verbi riflessivi all’IMPERATIVO
Giovanni: … Ricordati di farle tutte dello stesso spessore.
Nei verbi riflessivi e pronominali, i pronomi si uniscono direttamente alla forma verbale affermativa dell’imperativo, tranne che alle 3° persone singolare e plurale.
Anche tutti gli altri pronomi, diretti e indiretti hanno la stessa posizione:
Giovanni: … friggetele nell’olio ben caldo. Scolatele e distribuitele su della carta assorbente.
Giovanni: Brava, e un altro strato ancora, questo però lo faccia Teresa.
La forma negativa dei verbi pronominali all’IMPERATIVO
Giovanni: Non mi prendere / non prendermi in giro e inforna la teglia, piuttosto!
Maria: Maestro! Non si arrabbi, però!
Nella forma negativa, invece, i pronomi possono precedere il verbo o restare uniti all’infinito (tranne che per le 3° persone singolare e plurale):
Conclusione
L’imperativo italiano, pur nella sua apparente semplicità, presenta regole e particolarità che richiedono attenzione. Comprenderne l’uso non solo aiuta a comunicare in modo efficace, ma permette anche di cogliere sfumature culturali importanti nella lingua italiana.