Il Presente Indicativo italiano: forma e utilizzi principali
L’italiano, una lingua ricca di sfumature e varietà, presenta uno dei tempi verbali più fondamentali e utilizzati: il Presente Indicativo. Questo tempo verbale è senz’altro il primo che viene studiato quando si vuole apprendere la lingua italiana ed è un tempo con molteplici usi che lo rendono prezioso nell’uso quotidiano della lingua.
Forma del Presente Indicativo
Ricordiamo la forma del Presente Indicativo dei verbi ausiliari ESSERE e AVERE e dei verbi regolari nelle tre coniugazioni in -ARE, -ERE, -IRE.
Utilizzo del Presente Indicativo
Il presente è il tempo della contemporaneità
Carlo: Maria, guarda come nevica!
Il Presente Indicativo è usato per quelle azioni che accadono nel momento in cui si parla: Nevica!
O per quelle azioni che si intendono accadere in quel momento o subito dopo che si è parlato: Facciamo una corsa sotto la neve?
Il presente abituale
Carlo: Mi piace la neve! Anche se è un problema per il lavoro… io vado al lavoro in bicicletta…
Spesso il presente indica uno stato, una condizione: Mi piace la neve!
Un altro esempio potrebbe essere: Carlo ama Maria.
O un’azione che si ripete abitualmente: Io vado al lavoro in bicicletta.
Se volete approfondire il modo in cui parlare delle vostre abitudini quotidiane, leggete: Come parlare delle abitudini quotidiane in italiano.
Il presente acronico o atemporale
Maria gli lancia una palla di neve
Si usa nei proverbi, come: Chi la fa l’aspetti!
Nelle norme giuridiche: La Costituzione riconosce e garantisce…
Nelle definizioni scientifiche: Niente è più veloce della luce.
Si usa, quindi, in quei casi in cui si sta parlando di qualcosa che si verifica o è vero senza essere legato a fattori di tempo.
Il presente al posto del futuro
Carlo: (affannato) No, non scherzare, sono un po’ preoccupato, con tutta questa neve domani come vado al lavoro?
È abituale, soprattutto nel linguaggio parlato, usare il Presente Indicativo per azioni che si svolgeranno nel futuro. Necessaria, a meno che non sia evidente da quanto si è detto in precedenza, la presenza di una determinazione di tempo che renda chiaro che non si sta parlando del presente:
Domani come vado al lavoro?
Il presente storico
Maria: Titoli di giornale: Il Maestro Carlo non si presenta la lavoro, il Ministero dell’Istruzione in subbuglio!
Gli eventi precipitano nel gennaio del ’23 quando una terribile tempesta di neve mette in ginocchio il sistema scolastico del paese…
Carlo: Burlona! Smettila!
Frequente nelle descrizioni di fatti (dei titoli ed articoli di giornale, ad esempio): Il maestro Carlo non si presenta al lavoro, il Ministero dell’Istruzione in subbuglio!
O, per fare un altro esempio: Eravamo in salotto, quando all’improvviso sentiamo un forte boato.
O nella narrazione di eventi storici: Gli eventi precipitano nel gennaio del ’23 quando una terribile tempesta di neve mette in ginocchio il sistema scolastico del paese…
Per fare un altro esempio: Napoleone Bonaparte nasce ad Ajaccio, in Corsica, il 15 agosto del 1769…
Conclusione
Il Presente indicativo italiano è uno strumento vitale per esprimere azioni nel presente, raccontare storie e condividere opinioni. Con una pratica costante e l’uso consapevole di questa forma verbale, gli apprendenti possono padroneggiare con sicurezza questa parte essenziale della lingua italiana che viene ampiamente approfondita nei corsi di lingua.